mercoledì 13 aprile 2016

TORRE DEL PALAZZO BONACOSSI



















È stato edificato nel 1469 sotto Borso d'Este per l'esiliato fiorentino Diotisalvi Neroni.
Originariamente era costituito da un unico piano e da una torre che sovrastava l'edificio.
Successivamente il palazzo passa a Sigismondo Cantelmo per poi ritornare agli Este quando, nel 1533, Gurone d'Este vi volle realizzare un cortile interno, attribuito a Gerolamo da Carpi, mentre nel 1527 Francesco d'Este riuscì a rendere il palazzo come nodo di comunicazione fra l'adiacente palazzina di Marfisa d'Este e palazzo Schifanoia. Dopo la morte di Marfisa l'eredità del palazzo passa nel 1609 alla figlia Vittoria Cybo e ai suoi eredi che nel 1643 lo cedono al conte Borso Bonacossi la cui famiglia lo governerà per due secoli e mezzo. In questi anni la facciata e le stanze adiacenti alla torre furono notevolmente modificate e in un recente restauro sono stati scoperti, sotto i soffitti decorati in stile barocco di quattro stanze, antichi lignei soffitti a cassettoni cinquecenteschi decorati con semplici motivi geometrici a tempera.
Dopo anni di possedimento da parte della famiglia Bonacossi senza che ne abbia apportato significativi cambiamenti, il palazzo rischiava di perdere i propri splendori artistici fino a quando, nel 1911, il palazzo viene acquistato dal Comune di Ferrara il quale dà avvio ad un lungo restauro e ad un progetto di riqualificazione del palazzo per inserirlo nel circuito museale della città. Gli uffici e la direzione dei musei di arte antica vi si sono trasferiti nel 2000. Ospita la collezione del cardinale Gian Maria Riminaldi a cui si deve la creazione della prima raccolta Museale pubblica della città.


Palazzo Bonacossi si affaccia su via Cisterna del Follo, così denominata nel XIV secolo quando era attiva in quella zona una "cisterna" adibita al lavaggio e alla "follatura" della lana.
Edificato nel Quattrocento ed assegnato da Borso d’Este a Diotisalvi Neroni, fuoriuscito fiorentino, l’edificio fu sopraelevato di un piano nel Cinquecento. Passato in proprietà agli Estensi, dal 1572 fu dotato di un sistema di giardini in collegamento diretto con la Palazzina Marfisa d'Este e, attraverso un esclusivo passaggio sul fronte sud, con Museo Schifanoia.
Il Palazzo ha mantenuto nel corso del tempo il nome dell’ultima famiglia proprietaria ed è oggi sede della Direzione dei Musei Civici di Arte Antica, della Biblioteca (servizio sospeso) d’arte e della Fototeca. Le sale ospitano inoltre il Museo Riminaldi, la raccolta di sculture in marmo, piccoli bronzi, raffinati arredi, mosaici e dipinti dei secoli XVII e XVIII collezionati dal cardinale Gian Maria Riminaldi (1718-1789).
via Cisterna del Follo 5 - 44121 Ferrara

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