Percorrendo la strada posta sulla sommità dell'argine maestro del Po,
prima ancora di sottopassare il ponte che attrraversa il fiume, si
eleva, sul lato sinistro, la mole del cinquecentesco magazzino del sale
ormai ridotto ad un rudere.
Segue, sullo stesso lato, entro il vasto parco, la Villa Federica,
eretta all'inizio del XVI secolo dai Contrari e successivamente passata
ai Pepoli dopo varie trasformazioni. Dopo leggera discesa si arriva
nella piazza del paese; l'area era in origine cinta sul lato ovest da
una serie di portici oggi limitati a breve tratto. Da quest'ultimo, con
funzione d'angolo, emerge la cinquecentesca Torre Pepoli, restaurata nel
1655, cui è stato aggiunto successivamente l'orologio.
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