Orientata a sud-est, la parrocchiale vecchia di Andalo, dedicata ai
Santi Vito, Modesto e Crescenzia, si erge in posizione elevata al centro
dell’abitato, realizzata ex novo da Antonio Cometti con il suo socio
stuccatore Pietro Bianchi tra il 1782 e il 1783, in sostituzione della
prima chiesa troppo angusta. La facciata a due spioventi è ripartita in
nove settori da un motivo a reticolo determinato dall'incrocio di lesene
e cornici lisce; nei settori centrali inferiore e mediano si aprono
rispettivamente il portale maggiore timpanato elevato di due gradini e
una finestra a profilo mistilineo, mentre i settori laterali mediani
ospitano due nicchie centinate vuote. Le fiancate si caratterizzano per
la presenza su ciascuna di tre finestre mistilinee, due nella navata e
una nel presbiterio, e sono scandite da una serie di lesene intonacate;
emergono simmetricamente i corpi rettangolari con gli angoli smussati
corrispondenti alle cappelle e gli ambienti di servizio, più bassi (la
sacrestia finestrata sul lato destro, l’ambiente adibito a deposito su
quello sinistro). Il campanile si eleva a sinistra della chiesa,
leggermente arretrato rispetto alla facciata: è caratterizzato da
un’alta scarpa intonacata con cantonali sfalsati in pietra a vista e
dall’accesso indipendente sul lato sud-est; il fusto è diviso in tre
tronconi da cornici orizzontali, forato da feritoie e dotato di
quadranti di orologio sommitali su ogni lato. Quattro monofore centinate
allungate si aprono sui lati maggiori della cella ottagonale
irregolare; la copertura piramidale a più falde è sormontata da globo e
croce apicale. L’ingresso secondario della chiesa, con portale
cinquecentesco reimpiegato, si trova sul lato sinistro, nel settore tra
la prima e la seconda campata.
Ingresso secondario con portale cinquecentesco |
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