martedì 20 febbraio 2018

COCCANILE - SAN VENANZIO MARTIRE




Da Wikipedia

Coccanile è una frazione del comune di Copparo in provincia di Ferrara.
L'origine del nome è incerta. Alcuni storici hanno pensato a Capite Caniti (cantone, o angolo di canneto) oppure a Caput Canetum (angolo di terra con canneto). Coccanile nasce in una zona paludosa, occupata da acque stagnanti, funestata dalla terribile malaria che rendeva difficoltosa la sopravvivenza ostacolando spesso ogni attività umana tra cui l'agricoltura.
Soltanto in seguito ai tentativi di bonifica, dovuti soprattutto ai monaci, furono possibili le prime produzioni agricole. È noto infatti che i monaci Benedettini di Pomposa dovettero abbandonare il Cenobio per l'impressionante mortalità causata dalla malaria.
Tutto il latifondo ferrarese, al quale Coccanile apparteneva, faceva capo all'autorità ecclesiastica e in particolare alla Chiesa di Ravenna. Questa si estendeva dal mare Adriatico fino a buona parte del Veneto, Lombardia, Toscana e Marche. Era un grosso feudo che costituiva l'antico esarcato di cui erano investiti gli arcivescovi di Ravenna.
Una ricerca fatta da Monsignor Giacomo Mazzotti data l'erezione a parrocchia di Coccanile alla fine dell'VIII secolo. Infatti S. Apollinare di Rovigo, una filiale di Coccanile, esisteva già all'inizio del IX secolo. Inoltre vi è un documento dell'anno 870 in cui papa Adriano II conferma a Firminiano e ai suoi fratelli la corte di Formignana, allora confinante da un lato con "Cuparus et Caput canilis" (Coccanile).
Gli storici ritengono che il nome Coccanile sia posteriore al nome del Patrono della sua Chiesa: san Venanzio martire. Nelle memorie di alcuni studiosi infatti si riscontrano espressioni del tipo “Pieve di San Venanzio delle Paludi”, “Polesine di san Venanzio”. 

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